Click here for MP3 File || 4.57 MB || 5m 15sPalestina oggi, un servizio dell’ International Middle East Media Centre, www.imemc.org, per giovedi 1 marzo 2007

L’esercito israeliano continua la sua offensive nella città di Nablus, e nella Striscia di Gaza combattenti della resistenza palestinese hanno sparato ordigni artigianali contro obiettivi israeliani. Vi racconteremo queste ed altre storie, rimanete con noi.

Aggiornamenti dalla West Bank

L’esercito israeliano ha continuato l’operazione militare chiamata ‘Hot Winter’per il quinto giorno consecutivo nella città di Nablus, nel nord della West Bank. Il bilancio per ora è di un morto e circa 31 feriti.

Oggi si rilevano più attività militari degli ultimi giorni. Durante le prime ore del mattino l’esercito ha attaccato il campo profughi di Rafidia, dove ha effettuato perquisizioni a tappeto in molte abitazioni, ed ha arrestato quattro uomini. Più tardi un uomo, che l’esercito sostiene essere un combattente della resistenza palestinese è stato ferito da un cecchino nel centro della città di Nablus, secondo quanto riferiscono fonti israeliane.

Inoltre, fonti palestinesi riferiscono che una massiccia forza militare ha circondato due abitazioni nel quartiere di Rafadia nella parte ovest della città. L’esercito sosteneva che ci fossero dei ricercati al suo interno; secondo i testimoni oculari però dentro la cotruzione si trovavano solo delle famiglie con bambini e nessun uomo armato.

La città tra l’altro ha subito una massiccia campagna di arresti da giovedi mattina. Tutte le persone sospettate sono state trasportate in una scuola locale trasformata in campo di detenzione provvisorio per essere interrogate dall’esercito.

Sempre giovedi mattina l’esercito ha attaccato il campo profughi di Al Far’a a sud della città di Tubass, nel nord della West Bank. Durante l’incursione le truppe israeliane hanno perquisito diverse abitazioni, lanciando gas lacrimogeni e bombe sonore all’interno. Risultano quattro feriti, tutti trasportati all’ospedale di Nablus per cure mediche. Ahmad Sawalmah e suo fratello Firas sono invece stati feriti quando l’esercito ha attaccato la casa della loto famiglia, secondo quanto riportato dai familiari stessi.

In tutta la West Bank continua la campagna di arresti da parte dell’esercito israeliano: due persone sono state arrestate a Tulkarem, una dal villaggio di Al Yamoun, quattro dal villaggio di Salfit ed altre due dal campo profughi di Al Far’a.

Aggiornamenti dalla Striscia di Gaza

Gruppi di resistenza palestinese nella Striscia di Gaza hanno lanciato cinque ordigni artigianali contro obiettivi israeliani, nel nord del desertyo del Negev giovedi mattina.

L’attaco era diretto esattamente alla città israeliana di Ashkilon e al vicono insediamento di Birri, entrambi nella zona del Negev.Le Brigate di Al Quds, il braccio armnato della Jihad Islamica, hanno rivendicato la responsabilità dell’attacco, dichiarando che si tratta di una risposta all’omicidio di tre membri del movimento avvenuto a Jenin mercoledi da parte dell’esercito israeliano.

Mercoledi infatti truppe sotto copertura erano entrate nel campo profughi della città con macchine palestinesi ed avevano ucciso uno dei leader del movimento, Ashraf Al-Saadi di anni 25.

Al-Sa’adi aveva cercato di scappare, e altri combattenti avevano cominciato uno scontro a fuoco con I militari israeliani. Al-Sadi, ricercato da due anni dall’esercito israeliano è stato ucciso insieme a Mohammad Abu Na’feh e Ala’ Breikeh, anch’essi membri operativi derl movimento della Jihad Islamica. Un soldato israeliano e una ragazza palestinese di 12 anni che si trovava per caso sul posto sono stati feriti durante l’operazione.

Fonti d’informazione palestinese riferiscono che gli ordigni sono comunque caduti in spazi aperti e non hanno causato alcun ferito anche se hanno fatto dei Danni considerevoli.

Conclusioni

Grazie per averci seguito dalla città occupata di Betlemme. Avete ascoltato Palestina Oggi, un servizio dell’ International Middle East Media Center, www.imemc.org, edito da Anna Rossi e Ghassan Bannoura.