Click on Link to download or play MP3 file || 4.57MB || Time 5m 0s Palestina oggi, un servizio dell’ International Middle East Media Centre, www.imemc.org, per lunedi 26 marzo 2007.

Un combattente palestinese è morto nella Striscia di Gaza, mentre nella West Bank I coloni hanno riuoccupato un insediamento evacuato. Vi racconteremo quesate ed altre storie, rimanente con noi.

Aggiornamenti daGaza

Un combattente della fazione palestinese delle Brigate A- Qassam, il braccio armato di Hamas, è stato dichiarato morto lunedi mattina nella città di Khan Younis nel sud della Striscia di Gaza.

L’ufficio stampa delle Brigate ha dichiarato che Hassan Yousif, di anni 38, uno dei capi del movimento nella zona, è stato ucciso durante una operazione armata lunedì. La fonte non ha fornito alcun dettaglio sull’avvenimento.

Più tardi lo stesso giorno un carro armato israeliano ha colpito un camion da trasporto civile vicino al valico commerciale di Karni a est della città di Gaza, mentre il veicolo si trovava appunto sulla strada che che porta alla frontiera. Il camion è stato completamente distrutto ma non ci sono stati feriti. Il Dr Moawiya Hassanein, direttore del dipartimento della emergenze al ministero della salute di Gaza ha riferito che il personale medico si è subito recato sul luogo ma che non ha trovato alcuna vittima.

Aggiornamenti dallaWest Bank

Sotto la protezione dell’esercito israeliano, un gruppo di coloni è entrato nell’area di Homesh, uno degli insediamenti smantellati nel 2005 durante il piano di disimpegno delle colonie da Gaza portato avanti dal precedente ministro israeliano Ariel Sharon.

L’insediamento di Homesh si trova ad ovest di Jenin, una città della Cisgiordania, e si estende ben oltre ai confine dello stato israeliano, sulle terre in possesso dei palestinesi. I gruppi di estrema destra israeliani hanno spesso tentato di fare pressione sulla Knesset affinché quest’area venisse ripopolata dagli israeliani.

Secondo alcuni testimoni oculari, la squadra di coloni ha marciato verso l’insediamento cantando slogan denigratori contro l’Islam ed il profeta Maometto.
Inoltre i coloni hanno sventolato alcune bandiere arancione, ovvero del colore delle bandiere delle colonie nella Striscia di Gaza. Su queste c’era scritto “Stato Israeliano”.

Nella zona è presente da sempre un’ingente forza militare, che molto spesso permette ai coloni l’accesso all’insediamento smantellato, mentre vieta lo stesso ai Palestinesi residenti in quell’area.

Secondo l’organizzatore della marcia, che ha parlato ai microfoni della radio dell’esercito Israeliano “Un nucleo di circa 30 famiglie vuole stabilirsi li, ed anche altri sono disposti a partecipare, a sostenere e a celebrare l’evento, forse anche 5000 persone”.

Solo circa 1000 poliziotti e circa 500 guardie di frontiera hanno cercato di bloccare l’accesso al luogo, sapendo già che questo non avrebbe potuto impedire a 5.000 persone di occupare la zona.

I coloni che hanno partecipato alla Marcia hanno causato alcuni incidenti. Un bambino di 12 anni, secondo alcune fonti un pastore, è stato ferito dai manifestanti e forzato a lasciare la zona.

Sempre lunedì l’esercito ha compiuto diverse incursioni in Cisgiordania, arrestando circa 14 civili palestinesi, fra i quali anche un bambino. Gli arresti sono avvenuti in particolar modo a Ramalla, dove sono state prelevate tre persone, e ad Hebron dove invece sono state sequestrate sette persone.

Verso mezzogiorno, i militari israeliani hanno fatto irruzione nella cittadina di Jenin, circondando l’università Americano-araba dove hanno arrestato due giovani. Alcuni scontri fra i presenti e l’esercito sono incorsi quanto gli studenti hanno cominciato a lanciare sassi contro i soldati, ma non è stato causato alcun ferito.

Conclusioni

Grazie per averci seguito dalla città occupata di Betlemme. Avete ascoltato Palestina Oggi, un servizio dell’ International Middle East Media Center, www.imemc.org, edito da Anna Rossi, Monica Bitto e Ghassan Bannoura.

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