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Questa settimana in PalestinaQuesta settimana in Palestina, un servizio dell’ International Middle East Media Center, www.IMEMC.org per la settimana dal 26 aprile al 2 maggio 2008.
Questa settimana il segretario di stato americano Condoleezza Rice, ha dichiarato che sia i Palestinesi che gli Israeliani dovrebbero ora regolare i confini dello stato Palestinese, mentre gli attacchi dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza questa settimana lasciano sul campo 10 Palestinesi morti. Vi racconteremo queste ed altre storie, rimanete con noi.
Resistenza Non violenta
Cominciamo il nostro rapporto settimanale con le azioni non violente di protesta nella West Bank
Bil'in
Venerdì, dozzine dei abitanti del villaggio di Bil'in, situato vicino alla città di Ramallah, nella zona centrale della West Bank, hanno condotto la loro protesta non violenta settimanale contro il muro di separazione israeliano costruito sulla terra del villaggio. Questa settimana, la protesta contro il muro ha avuto come parola d’ordine la solidarietà con gli operai palestinesi, per ricordare il 1 maggio, giorno internazionale dei lavoratori. Non appena la preghiera del venerdì a mezzogiorno è finita nella moschea locale, gli abitanti di Bil'in, con attivisti israeliani ed internazionali pacifisti, hanno marciato verso il muro che sta separa il villaggio dalla sua terra. Subito dopo che il corteo ha raggiunto il cancello posizionato sul percorso del muro, i soldati hanno inondato i dimostranti con gas lacrimogeni e pallottole d'acciaio rivestite di gomma. Numerose persone della manifestazione sono state ricoverate per intossicazione da gas.
Betlemme
Venerdì altre due proteste non violente hanno avuto luogo nella città di Betlemme, a sud della West Bank. Una manifestazione contro il muro ha riunito almeno duecento residenti del villaggio di Al Ma'sarah, così come dozzine di attivisti internazionali. I dimostranti hanno marciato dalla scuola superiore del villaggio di Al Ma'sarah verso al cantiere di costruzione del muro di separazione posto sui terreni coltivabili del villaggio.
I lavori di costruzione sono cominciati un anno e mezzo fa, ed oltre alla confisca delle terre sulle quali il muro verrà costruito, con la sua costruzione si avrà l'isolamento del villaggio dalle decine di migliaia di dunams di terra di Al Ma'sarah, a sud-ovest di Betlemme. Poichè i dimostranti erano intenzionati a recarsi al cantiere del muro, l'esercito israeliano ha installato blocchi stradali militari e gli ha impedito di raggiungere il posto.
Mohammad Brejieh, il portavoce del comitato popolare, ha dichiarato che due Palestinesi sono stati feriti. L’uomo ha aggiunto che l'esercito israeliano aveva preso molte precauzioni per impedire agli attivisti internazionali di raggiungere il luogo della manifestazione, installando appunto blocchi stradali e chiudendo le strade che conducono al villaggio.
Nel frattempo il comitato popolare del villaggio di Al-Khader, situato vicino a Betlemme, ha organizzato un’altra manifestazione non-violenta di protesta contro il muro israeliano di segregazione, così come contro le politiche israeliane quotidiane discriminatorie ed oppressive contro la popolazione civile palestinese. Venerdì circa 300 residenti di Al Khader, con gli attivisti internazionali ed israeliani, si sono riuniti nel villaggio.
I residenti hanno fatto la loro preghiera del venerdì al check point israeliano di Al Nashah situato all'entrata di Al Khader. In seguito il Dott. Mustafa Al Barghuthi, un membro del parlamento palestinese, ha tenuto un discorso chiedendo alla popolazione palestinese di continuare con la resistenza contro il muro e gli insediamenti israeliani. I soldati si sono schierati in assetto antisommossa, ma i contestatori sono rimasti in piedi di fronte a loro per quasi un'ora prima di decidere di concludere l'azione.
Politica
La segretaria di stato americana Condoleeza Rice, ha dichiarato questa settimana che sia i Palestinesi che gli Israeliani dovrebbero ora regolare i confini dello stato Palestinese, prima di raggiungere un accordo per la fine del 2008. Condoleeza Rice ha detto che la definizione dei confini dello stato palestinese richiederebbe che Israele possa conservare le zone franche illegali delle colonie precedentemente stabilite sulla terra palestinese.
Inoltre questa settimana, la Rice ha dichiarato di credere che ci sia una probabilità che le due parti concludano un accordo di pace per la fine di quest’ anno, sostenendo che Washington, nel frattempo, continuerà a fare pressioni sul partito islamico di Hamas fino a che questo non si decida per la pace come 'scelta strategica '.
Nella capitale della Giordania Amman, il re giordano Abdullah II ha incontrato il Primo Ministro israeliano Ehud Olmert, per discutere le possibili probabilità per la ripresa dei colloqui di pace tra Palestinesi ed Israeliani, in base alla soluzione del riconoscimento dei due stati.
All’inizio della settimana, il presidente palestinese Mahmoud Abbas, ha concluso il suo viaggio a Washington, in cui ha incontrato i funzionari americani, compreso il presidente George W. Bush. Abbas ha chiesto a Bush di continuare la pressione su Israele per porre fine alla costruzione delle colonie sui territori palestinesi ed proseguire con i colloqui di pace fra le due parti.
Il portavoce del partito di Hamas a Gaza, Sami Abu Zuhri, ha descritto la visita di Abbas a Washington come infruttuosa, invitandolo ad ammettere che le trattative di pace con Israele sono state un fallimento ed a concentrarsi preferibilmente sull'inizio del dialogo interno per porre fine alla rivalità tra Hamas e Fatah e per rimodellare la politica palestinese. In difesa della strategia di trattativa del Presidente Abbas, il negoziatore principale palestinese, Ahmad Qurai, ha dichiarato che i Palestinesi conoscono bene i loro diritti e sanno esigerli.
Nel frattempo, fonti di informazione israeliane hanno detto che Omar Sulieman, capo del servizio di intelligence egiziano, visiterà Israele la settimana prossima per impartire le direttive ai funzionari israeliani sul cessate il fuoco che le fazioni palestinesi hanno acconsentito a stabilire mercoledì. L'accordo, mediato dai funzionari egiziani, stabilisce che Israele fermerà i relativi attacchi contro i Palestinesi e porrà fine all’assedio su Gaza. Dal canto loro i gruppi di resistenza a Gaza, smetteranno di lanciare missili contro Israele. L’accordo di cessate il fuoco sarebbe valido inizialmente per un periodo di sei mesi.
Lo stato d’Israele aveva rifiutato l'offerta all’inizio, sostenendo subito che si trattava di 'una manovra dal movimento di Hamas a Gaza per riarmarsi e riorganizzarsi 'dopo i recenti combattimenti con l'esercito israeliano.
Inoltre questa settimana, l'uccisione di una madre palestinese e dei suoi quattro bambini da parte dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza lunedì hanno provocato la condanna in tutto il mondo. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, ha invitato le forze armate israeliane a considerare come un loro dovere la protezione delle vite dei civili.
Nel frattempo Hisham Yousef, il Capo di Gabinetto del segretariato generale della lega araba, ha criticato il blocco israeliano di Gaza, così come le azioni dell'esercito israeliano contro la popolazione civile, ricordando che la Striscia di Gaza è vittima di un disastro senza precedenti, per il quale Israele sarà giudicato completo e solo responsabile.
Gli attacchi israeliani
La Striscia Di Gaza
Da quando Israele ha annunciato questa settimana l’intenzione di abbassare l’intensità dalle operazioni militari contro la Striscia di Gaza, le vittime degli attacchi dell’esercito sono state 10. Fonti israeliane di sicurezza hanno segnalato martedì che l'esercito israeliano intende diminuire l’intensità delle operazioni militari che designano come bersaglio la Striscia di Gaza nei prossimi giorni per evitare una possibile escalation di violenza nella regione durante le feste israeliane per la celebrazione del giorno dell’ indipendenza.
La radio israeliana ha segnalato che malgrado l'incidente tragico a Beit Hanoun lunedì, che ha provocato la morte di sette civili, compresi quattro bambini, Hamas non ha provocato una escalation di violenza. Piuttosto che affrontare Israele militarmente per il momento il movimento ha deciso di aspettare i risultati degli sforzi egiziani di mediazione per una tregua fra Hamas e Israele. Israele deve ancora rispondere a questa offerta di tregua.
L’ attacco israeliano di lunedì nel quale sono rimasti uccisi quattro fratelli di età sotto i sei anni e la loro madre era diretto contro un villaggio palestinese nel nord della Striscia di Gaza, Izbit Abed-Rabo, vicino a Beit Hanoun.Il Dr.Mo'awiya Abu Hasanin, capo del reparto emergenze al ministero della salute a Gaza, ha confermato che i quattro bambini e la loro madre provenivano tutti dalla famiglia Moatiq. L'esercito israeliano inoltre ha ucciso un membro del braccio armato della Jihad islamica, così come un altro di 17 anni.
La sera di mercoledì, un missile israeliano dell'esercito che ha colpito un'officina a Rafah, nella parte sud della Striscia di Gaza, ha ucciso uno dei leader delle brigate di Al Quds, braccio armato della Jihad islamica. Cinque Palestinesi, compresi due bambini, sono stati feriti e almeno due di loro hanno riportato gravi ferite.
Due Palestinesi sono stati uccisi ed altri due bambini sono stati feriti dal fuoco dell'esercito israeliano nei diversi attacchi CHE hanno colpito il sud della Striscia di Gaza giovedì. Le brigate Al Qassam, braccio armato del movimento di Hamas, hanno dichiarato che un aeroplano israeliano senza equipaggio ha lanciato un missile a Nafith Manssour, di 40 anni, un capo nelle brigate e lo ha ucciso. Manssour stava camminando in una delle vie del Campo Profughi di Al Shabura vicino alla città di Rafah, quando l'aeroplano senza equipaggio lo ha attacato. Khoulod Ingeliy, un giovane passante, è stato ferito nell'attacco.
Nel frattempo, il pomeriggio di giovedì, il dodicenne Imad Kadeh ha riportato gravi ferite dopo essere stato colpito alla testa da un proiettile israeliano durante l'incursione Nella zona di Al Faraheen, ad est di Khan Younis, nella parte sud della Striscia di Gaza. Durante la stessa incursione, le forze militari israeliane inoltre hanno sparato ed ucciso Mohamed Abu Duka, un uomo di 55 anni.La West Bank L'esercito israeliano ha condotto almeno 36 incursioni militari questa settimana nelle Comunità palestinesi nella West Bank.
Durante gli attacchi le truppe israeliane hanno arrestato 37 civili palestinesi, compresi 2 bambini. Le incursioni dell'esercito e gli attacchi israeliani dei coloni questa settimana sono stati diretti sulle città di Nablus, Jenin, Hebron e Betlemme. Con le 37 persone arrestate dall'esercito questa settimana, il numero di civili palestinesi messi in stato di detenzione dall'esercito israeliano nella West Bank dall'inizio di 2008 sale a 1.051.
Nel pomeriggio di venerdì, alcuni coloni israeliani hanno attaccato gli abitanti di Tuwani, vicino a Hebron. I coloni, armati con fucili d’assalto automatici, hanno chiesto agli abitanti palestinesi di evacuare il villaggio, sostenendo che la terra in cui il villaggio è situato appartiene a loro. Due attivisti italiani dell’Operazione Colomba che lavorano con altri attivisti internazionali nel villaggio, sono stati assaliti dai coloni.
La mattina di giovedì, l'esercito israeliano ha attaccato Anssar Al Sagien, una ONG locale situata nella città di Jenin nel nord della West Bank. Fonti locali hanno segnalato che le truppe israeliane hanno invaso la città di Jenin ed hanno circondato la costruzione dove si trovava la sede della società. I soldati allora hanno perquisito gli uffici ed hanno confiscato documenti e computer della organizzazione. Anssar Al Sajeen è una ONG palestinese che si occupa dei prigionieri politici palestinesi detenuti dall'esercito israeliano fornendo loro corsi di formazione, educazione e sussidio.
La mattina di mercoledì all’una, le truppe israeliane hanno effettuato un raid nell’orfanotrofio femminile e scuola di Al Shariya nella città di Hebron a sud della West Bank. I militari hanno distrutto un laboratorio di cucito nello scantinato della scuola. L'incursione è avvenuta dopo che il 28 aprile il comando israeliano dell'esercito aveva dato un ultimatum con l'ordine di chiudere ed evacuare tutte le proprietà ed istituzioni appartenenti alla Islamic Charitable Society, la società caritatevole islamica, compresa la scuola di Al Shariya. L'esercito israeliano sostiene che il ICS ha legami a Hamas, ma la società nega qualsiasi affiliazione al movimento.
Rachid Rachid è un insegnante inglese alla scuola di Al Shariya per i ragazzi, anche è amministrata dal ICS.
-intervista- “Hanno preso tutto, tutto quello che c’era, i vestititi, le macchine da cucire, i computer, le stiratrici, tutto.Hanno davvero portato via ogni cosa. Erano in circa quaranta soldati, sono arrivati con 10 jeep e tre camion, e se ne sono andati verso le cinque meno un quarto”.
Inoltre ad Hebron martedì un gruppo di coloni israeliani radicali ha attaccato le abitazioni palestinesi locali. I testimoni hanno segnalato che un dozzina di coloni israeliani dall’insediamento illegale di Qiryat Arba, situato nella parte orientale di Hebron, hanno cominciato a lanciare pietre e bottiglie di vetro vuote contro le abitazioni ed le automobili dei residenti. I testimoni hanno aggiunto che parecchie case e numerose automobili hanno riportato danni anche se non ci sono state vittime tra i civili palestinesi.
Primo Maggio
Gli operai Palestinesi hanno celebrato il primo maggio questa settimana. Questo giorno per i lavoratori palestinesi di Gaza viene a cadere proprio mentre il settore del lavoro ha subito un crollo totale. Più di 3900 industrie locali hanno chiuso da quando Israele ha decretato la chiusura totale del territorio litoraneo nel mese di giugno del 2007.
La federazione indutriale di stanza a Gaza ha valutato che da quando Israele ha cominciato il blocco totale della Striscia di Gaza nel mese di giugno del 2007, più del 95 per cento delle fabbriche locali sono state costrette a chiudere, lasciando decine di migliaia di famiglie palestinesi senza reddito.
Amr Hammad è il direttore esecutivo della federazione industriale di Gaza:
– intervista – (file assente) “Noi avevamo circa 35000 impiegati nelle 3500 fabbriche di piccole e medie dimensioni della Striscia, Adesso noi abbiamo circa 2000 lavoratori completamente disoccupati e circa il 95 per cento delle industrie ha dovuto chiudere i battenti”.
Hammad dice che il crollo delle industrie del Gaza direttamente è collegato al blocco israeliano:
– Intervista – (file assente)“Se la situazione rimane così com’è io non credo che avremo la possibilità di far ripartire più il nostro appoarato industriale, se non possiamo importare più materie prime, noi per esempio importavamo circa il 95 per cento delle materie prime attraverso i confini con Israele ed anche l’80% dei nostri macchinari provenivano dall’estero attraverso i valichi di confine israeliani.Ora che sono chiusi non abbiamo la possibilità di far funzionare nessuna delle nostre fabbriche”.
Il settore industriale di Gaza include fabbriche tessili, di conservazione degli alimenti, fonderie, officine metalmeccaniche, e cave. Nasser Al-Batran, di 41 anni, vive nel Campo Profughi di Al-Buraij nella striscia di Gaza centrale. Al-Batran lavorava in una fabbrica tessile a Gaza prima della presa di potere di Hamas nella striscia e dell’embargo israeliano successivo. Ora è rimasto senza lavoro, lottando per sfamare la sua famiglia di 7 membri.
– intervista – (file assente)"Sono fuori di casa dalla mattina fino alla sera perché non posso soddisfare le esigenze economiche della mia famiglia. Quando il mio bambino mi chiede uno shekel, non posso permettermi di dargli neanche quello. Alcuni giorni fa, mia figlia ha chiesto di darle dieci shekels per un viaggio della scuola, ma non ho potuto."
Una volta chiesto si riceve il sussidio del governo, Naser Al-Batran spiega: -intervista- (file assente)"Facciamo appello sia alla presidenza palestinese che al governo per porre attenzione ai lavoratori. Potete immaginare? Quelli che lavorano per la presidenza o quelli impiegati al governo prendono gli stipendi mensili, mentre i lavoratori dipendenti sono abbandonati. Uno stipendio di 100 dollari al mese come può essere abbastanza per una famiglia a Ramallah o a Gaza? "
Al-Batran non è solo. La maggior parte delle famiglie come quella di Gazan non può permettersi i beni essenziali per la vita quotidiana. Il programma mondiale per l’alimentazione dichiara che l’80% dei residenti di Gaza sopravvivono grazie agli aiuti alimentari.
Al mercato del Campo Profughi di Nuseirat nella Striscia di Gaza centrale, i commercianti si lamentano di non poter vendere le loro merci. Mazen Assemry vende i polli nel mercato.
– intervista- (file assente)"la situazione è brutta… e perchè vedete, nessuno sta comprando i polli. I prezzi sono elevati ed il mercato è quasi vuoto di gente e di automobili."
Un'altra battuta d'arresto principale per l'economia è stata la trattenuta degli stipendi dei dipendenti di governo. Quando il movimento di Hamas ha preso il controllo della Striscia di Gaza in seguito ai combattimenti feroci con il partito secolare di Fatah, il nuovo goevrno del presidente palestinese Mahmoud Abbas ha decretato un boicottaggio del governo de-facto di Gaza.Gli impiegati del governo che hanno continuato a lavorare a Gaza erano sono stati dichirati "insubordinanti" ed i loro stipendi sono stati trattenuti. Il governo è il più grande datore di lavoro nel territorio della Striscia di Gaza.
Mohammad Al-Saftawi è un funzionario statale da 28 anni e figlio del vecchio leader di Fatah, As'ad Al-Saftawi. Lui non viene pagato da cinque mesi.
– intervista – (file assente) "Sono padre di due bambini ed il mio stipendio è la sola fonte di vita per i miei figli. Realmente, sto soffrendo mólto a causa di questo, anche perché tutti sanno che non ho una affiliazione politica. Forse il mio stipendio mi è stato tagliato perché prego in un moschea come tutti i musulmani, forse questo ero il motivo ".
La Camera degli Impiegati, gestita da Hamas valuta che il governo di Abbas ha trattenuto gli stipendi di circa 40.000 funzionari e forze di sicurezza.
Samir Zaqout del centro di Al-Mizan per i diritti dell'uomo a Gaza dice che il blocco degli stipendi è 'illegale '.
– intervista – (file assente)“Centinaia di insegnanti hanno visto i loro stipendi bloccati, per esempio, tutto il personale delle scuole nella zona di Rafah, ha sofferto ingenti tagli allo stipendio. Questa situazione impedisce il funzionamento dei servizi pubblici e priva i residenti della Striscia di Gaza dei loro diritti di base. Per esempio, il diritto all’educazione è stato minacciato, poichè è un risultato diretto di questa politica, che consideriamo illegale e una violazione palese della legge, per il quale noi richiederemo una inchiesta".
Aggiungendosi alle difficoltà causate dal crollo del settore industriale e pubblico a Gaza, Israele recentemente ha stretto l’assedio limitando l'entrata di rifornimenti essenziali quali i beni alimentari ed il combustibile. Hamas dice che la Striscia di Gaza è sul limite di un’esplosione mentre il movimento è determinato a rompere l’assedio.
Israele, gli Stati Uniti e la comunità internazionale hanno deciso di isolare Hamas quando il partito ha preso il controllo dopo le elezioni parlamentari del gennaio del 2006. La comunità internazionale vuole cha Hamas riconosca Israele ed aderisca agli accordi di pace precedentemente firmati ma Hamas ha rifiutato di partecipare ai colloqui di pace finchè Israele non decide di porre fine all’embargo ed alle azioni militari contro i civili palestinesi. Nel frattempo, la popolazione civile della Striscia di Gaza rimane bloccata tra i confini ed il mare, con totale carenza dei beni per soddisfare le necessità di vita di base.
Conclusioni
Queste sono solo alcuni degli avvenimenti di questa settimana in Palestina.Per aggiornamenti costanti visitate il nostro sito www.imemc.org. Grazie per averci seguito dalla citta` occupata di Betlemme, questo e` tutto da Anna Rossi