Click on Link to download or play MP3 file ||Time 4m24s||Benvenuti a PAlestina Oggi, un servizio dell’ International Middle East Media Centre, www.imemc.org, per giovedi 10 maggio 2007.

Nella West Bank l’esercito israeliano ha ucciso un bambino ancora nel grembo materno sparando alla madre, mentre nella Striscia di Gaza l’esercito ha arrestato due residenti. Vi racconteremo queste ed altre storie, rimanete con noi.

Aggiornamenti dalla West Bank

Una massiccia forza militare israeliana ha effettuato una incursione nella città di NAblus, nel nord della West Bank e nel vicino campo profughi giovedi mattina. Durante l’incursione I soldati hanno aperto il fuoco sulle case dei residenti ed hanno ferito una donna incinta uccidendo il suo bambino.

Maha Al Katoumi,di anni 29, una donna palestinese incinta si trovava nella sua abitazione quando l’esercito ha attaccato il campo profughi di Al Ein. Durante l’operazione militare alcuni combattenti della resistenza palestinese hanno ingaggiato uno scontro a fuoco con le truppe israeliane che in risposta hanno cominciato a sparare a caso sulle abitazioni circostanti. Uno dei proiettili ha colpito all’addome Al Katoumi uccidendo il feto di sette mesi.

La famiglia Katoumi ha affermato che la donna si trovava nella sua stanza quando è stata colpita. I familiari hanno subito chiamato l’ambulanza che appena arrivata è stata bloccata dai soldati che hanno impedito al personale medico di soccorrere la donna lasciandola sanguinare per più di un’ora.

Fonti mediche hanno riferito che Maha è stata ferita all’addome e che appena arrivata all’ospedale di Rafidia a Nablus è stata operata d’urgenza per cercare di salvare il bambino. Questo però era stato colpito alla testa dal proiettile che aveva ferito la madre.

Testimoni oculari riferiscono che l’esercito ha condotto una massiccia operazione su larga scala con perquisizioni casa per casa in diverse zone della città ed ha arrestato almeno tre civili. Sempre testimoni oculari riferiscono che scontri tra i miliziani della resistenza e i soldati sono scoppiati in diverse zone della città a mezzogiorno di giovedi.

Sempre giovedi, in una incursione avvenuta prima dell’alba nel villaggio di Qabatiya vicino alla città di Jenin, due palestinesi sono stati feriti dai soldati dell’esercito israeliano. I due sono stati feriti quando sono scoppiati scontri a fuoco tra i militari e le milizie delle Brigate di Al-Quds Brigade, il braccio armato della Jihad Islamica insieme alle brigate di Al-Aqsa, il braccio armato di Fatah.

Nel frattempo l’esercito ha effettuato incursioni in diverse altre città della West Bank arrestando circa 8 palestinesi sempre giovedi mattina.

Aggiornamenti dalla Striscia di Gaza

Fonti palestinesi riferiscono che una forza militare israeliana sotto copertura ha effettuato una incursione nella città costiera di Rafah ed ha arrestato due civili, sempre giovedi all’alba. Le fonti riferiscono che le truppe sono entrate nella zona di Sufa, che si trova in prossimità del confine con Israele, perquisendo diverse abitazioni e arrestando Othman Mo’amer, di anni 25, e suo fratello Mussa Mo’amer, di anni 20. I due sono stati portati verso una destinazione sconosciuta.

Mercoledi l’esercito israeliano ha sparato e ferito due residenti palestinesi ad est di Gaza, entrando in territorio palestinese per almeno 500 metri nel nord della Striscia. Fonti mediche palestinesi riferiscono che uno dei due è stato ferito ad una gamba da un proiettile quando i soldati hanno aperto un varco nella barriera di confine per entrare in territorio palestinese.

Uomini armati a volto coperto hanno incendiato un negozio di vestiti a nord di Gaza, poco dopo che l’Autorità Palestinese aveva cominciato a dispiegare le forze speciali di sicurezza per le strade di Gaza sotto diretti ordini del presidente Mahmoud Abbas, alto comandante in carica delle forze palestinesi di sicurezza. Le forze di sicurezza congiunte, formate dalle forze speciali del presidente e da quelle del ministro degli interni Hani Al-Qawasmi, affiliate a Hamas, hanno cominciato a dispiegarsi per le strade della città come previsto nel piano di sicurezza elaborato per porre fine agli scontri interni che stanno devastando tutta la Striscia di Gaza.

Dopo la mezzanotte di mercoledì la polizia ha cominciato a fermare e controllare tutte le autovetture in circolazione, mentre gli ufficiali hanno affermato che il dispiegamento totale delle forze sarà completato in circa 48 ore.

Conclusioni

Grazie per averci seguito dalla città occupata di Betlemme , avete ascoltato Palestina Oggi, un servizio dell’ International Middle East Media Center, www.imemc.org, edito da Anna Rossi e Ghassan Bannoura.