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Palestina oggi, un servizio dell’ International Middle East Media Centre, www.imemc.org, per Giovedi 6 Febbraio, 2007

Una demolizione e’ stata effettuata oggi da parte dell’autorita’ israeliana vicino alla Moschea di Al Aqsa nella parte vecchia della citta’ di Gerusalemme. Una delegazione di rappresentanza delle due parti Hamas e Fatah si e’ incontrata alla Mecca, in Arabia Saudita per ricominciare un nuovo dialogo. Vi racconteremo queste ed altre storie, rimanete sintonizzati.

Gerusalemme
Questo martedi mattina I buldozzer israeliani hanno cominciato la demolizione del ponte di Mugrabi, una delle entrate alla spianata delle moschee dove si trova la terza moschea piu’ importante per il mondo mussulmano, quella di Al Aqsa.
Appena l’autorita’ israeliana ha cominciato la controversa demolizione giovani ragazzi palestinesi si sono riversati nelle strade per esprimere la loro opposizione. Subito sono scoppiati degli scontri nella parte est della citta’ nella strada di Salah a-Din e nel campo profughi di Shaofat, tra l’esercito israeliano e I giovani che hanno cominciato a tirare pietre ed a seguito dei quali sono stati arrestati 11 ragazzi.

Il Waqf, il consiglio islamico, sostiene che l’operazione di demolizione mettera’ in serio pericolo tutte le fondamenta della Moschea di Al-Aqsa e della spianata, che sono state costruite nel settimo secolo. Secondo I media israeliani, la scorsa settimana il Controllore di gerusalemme Shulamit Rubin ha dichiarato che I lavori di scavo nella zona di Mughrabi sono illegali, a causa della incapacita’ del direttore dei lavori di presentare un piano d lavoro dettagliato, ed ha inviato un rapporto agli organi competenti della municipalita’ di Gerusalemme

Lunedi’ l’organizzazione ‘City of Peoples’ e il consigliere municipale della citta’ Peppe Alalo, hanno mandato una lettera urgente al procuratore generale Menachem Mazuz sostenendo che l’illegalita’ dei lavori di scavo era ben conosciuta dagli organi competenti della municipalita’. A quanto pare pero’ anche queste rimostranze sono state ignorate. Quindi il governo israeliano ha deciso di procedere con I lavori sostenendo che questa demolizione viene fatta in vista della costruzione di una by-pass road, una strada riservata ai coloni. Ehud Olmert ha inoltre recentemente dato il permeso per la costruzione di una nuova Sinagoga a circa 40-50 metri di distanza dalla moschea di Al-Aqsa..

Nella comunita’ palestinese c’e’ accordo nel sostenere che Israele sta usando gli scavi come un altro dei tanti metodi per continuare la politica di pulizia etnica della parte est della citta’, che e’ cominciata con l’occupazione di Gerusalemme nel 1967. Il piano di costruire una sinagoga cosi’ vicino alla moschea rientra nel piano israeliano di ricostruzione e risistemazione della intera zona attraverso la demolizione delle abitazioni che costringe I cittadini palestinesi residenti li a trasferirsi altrove.

The West Bank update

Fonti palestinesi riferiscono che questa mattina una massiccia forza militare israeliana ha effettuato una incursione nella citta’ di Nablus nel nord della West Bank, ferendo un uomo e arrestandone circa altri dieci. Truppe israeliane a bordo di veicoli corazzati e di un buldozzer sono entrati nel centro e nella citta’ vecchia hanno circondato diverse abitazioni e hanno effettuato perquisizioni a tappeto prima di arrestare I dieci residenti.

Fonti mediche riferiscono che un uomo e’ stato invece ferito sempre nel centro della citta’ quando le truppe israeliane hanno attaccato un negozio. Testimoni oculari riferiscono che l’uomo e’ stato arrestato insieme ad altre tre persone. Non si conosce il luogo di destinazione di coloro che sono stati catturati.

Martedi mattina militari israeliani hanno invaso la citta’ di Kufer Kalil a sud della citta’ di Nablus, ed hanno arrestato un palestinese dopo aver circondato e perquisito la sua abitazione. L’uomo e’ stato portato in uno sconosciuto campo di detenzione militare.

Nella parte sud della West bank invece l’esercito ha arrestato due palestinesi nella citta’ di Surif, vicino ad Hebron, dopo aver attaccato diverse abitazioni nella zona.

Incontro alla Mecca

Due delegazioni palestinesi, rappresentanti delle fazioni rivali, Fatah e Hamas sono state invitate alla Mecca, in Arabia Saudita, per stabilire un dialogo nella speranza di placare la guerriglia civile nella Striscia di Gaza.

I Palestinesi sperano che questo incontro possa condurre alla fine dello spargimento di sangue ed alla formazione di un governo di unità nazionale, in modo tale da sbloccare la situazione che ha portato la comunità internazionale ad imporre un embargo sui fondi destinati al paese. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno infatti interrotto l’erogazione di aiuti in denaro destinati all’Autorità Palestinese in seguito alla vittoria netta del partito di Hamas alle elezioni parlamentari dell’anno scorso.

Il governo israeliano sta, inoltre, trattenendo circa 550 milioni di dollari in tasse doganali, dovute all’Autorità Palestinese, da quando Hamas ha formato il governo a Marzo. Di questi soldi, solo 100 milioni sono stati versati il mese scorso.

Per piu’ di cinque mesi Hamas e Fatah hanno cercato di negoziare per la formazione di un governo di unita’ nazionale basato sul documento di accordo nazionale stilato dai prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane, ma non sono per ora mai riusciti a raggiungere un accordo.

Conclusioni

Grazie per averci seguito dalla citta’ occupata di Betlemme. Avete ascoltato Palestina oggi, un servizio dell’ International Middle East Media Center, www.imemc.org, edito da Anna Rossi, Monica Bitto e Ghassan Bannoura