Click on Link to download or play MP3 file ||Time 14m13s||Benvenuti a PAlestina Oggi, un servizio dell’International Middle East Media Centre, www.imemc.org, per lunedi 5 maggio 2007.

Nella West Bank i soldati israeliani hanno ferito due minorenni tra cui uno in modo grave, mentre continuanon gli sconri nella Striscia di Gaza. Vi racconteremo queste ed altre storie, rimanete con noi.

Aggiornamenti dalla West Bank

Fonti palestinesi riferiscono che un ragazzo palestinese ha subito delle ferite gravi a seguito di un attacco subito da parte di soldati israeliani al checkpoint di Al Nashshash a sud di Betlemme, lunedi a mezzogiorno. Il ragazzo di 17 anni Iyad Al Anati, del villaggio di Halhol, vicino a Hebron, stava atrraversando il checkpoint per tornare verso casa, quando I soldati lo hanno fermato e gli hanno preso la borsa, il cellulare e i soldi. Poi I militari lo hanno costretto ad inginocchiarsi ed hanno cominciato a picchiarlo secondo quanto riferito da testimoni oculari.

I presenti riferiscono anche che I soldati lo hanno trattenuto per due ore ed hanno impedito a chiunque di avvicinarsi, compreso il personale medico. Più tardi è stato permesso alla ambulanza di portarlo verso l’ospedale più vicino dove le sue condizioni sono state definite critiche.

Un altra ragazza palestinese è stata ferita con colpi di arma da fuoco quando soldati israeliani hanno perquisito e assediato la sua abitazione nella città di Hebron lunedi mattina. Fonti mediche palestinesi riferiscono che Wurod Al Ajloni, di anni 16, è stata ferita nella parte bassa della schiena mentre si trovava di fronte alla sua casa nel sud della città. Testimoni oculari riferiscono che i soldati stavano sparando contro un gruppo di ragazzini che si trovava in mezzo alla strada. Fonti dell’esercito israeliano riferiscono che i soldati hanno aperto il fuoco quando i ragazzi hanno cominciato a lanciargli pietre.

Lunedi mattina presto sei civili palestinesi sono stati arrestati dalla forze di sicurezza isareliane durante diverse incursioni nella West Bank. Fonti militari riferiscono che durante l’incursione nella città di Ramalla giovani del posto hanno danneggiato diversi veicoli militari lanciando pietre contro di essi.

Organizzazioni per la protezione dei diritti umani hanno riferito ai nostri microfoni che nella prigione di Jalbo, a nord dello Stato d’Israele, è scoppiata una rivolta lunedi mattina. Sembra che la rivolta sia nata a causa del fatto che le truppe il giorno prima avevano attaccato i detenuti ed i familiari in visita all’interno del carcere. La rivolta è stata sedata atraverso l’utilizzo di gas lacrimogeni, bastoni sfollagente, bombe assordanti e proiettili veri, mentre alcuni prigionieri sono stati malmenati direttamente nelle loro celle.

Il campo di prigionia di Jalbo’e ospita circa 600 prigionieri palestinesi, mentre in tutta Israele sono circa 11.000 i detenuti palestinesi, la maggioranza dei quali ancora in attesa di giudizio o di formale accusa.

Striscia di Gaza

Un residente del campo profughi di Alburaj, nel centro della Striscia di Gaza è stato ferito ieri da un oggetto non ancora identificato che si pensa possa essere un proiettile od un ordigno israeliano inesploso. Il reparto emergenze del ministero della salute ha identificato l’uomo come Jamal Kamel, di anni 30. L’uomo è stato prima ricoverato all’ospedale di Alshifa poi è stato trasferito d’urgenza all’ospedale della città di Gaza. Dal giugno del 2006 l’esercito israeliano ha attaccato diverse volte la zona.

Fonti di sicurezza palestinesi hanno riferito che lunedi presto una macchina è stata fatta saltare in aria da agenti sconosciuti nel quartiere di Zaytoun nella città di Gaza, fuori dalla casa del proprietario del veicolo, e membro locale di Fatah, Ra’fat Alhajeen.

Nello stesso tempo un gruppo di uomini a volto coperto ha fatto irruzione ed aperto il fuoco durante un festival in una scuola elementare delle NU nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Il bilancio e` di un morto, una guardia del corpo di un membro del parlamento di Fatah e di sei feriti tra i presenti. Nessuno ha ancora rivendicato la responsabilità dell’attacco ma un gruppo estremista islamico aveva lanciato avvertimenti dicendo che l’evento non doveva avere luogo.

Conclusioni
Grazie per averci seguito dalla città occupata di Betlemme, avete seguito Palestina Oggi, un servizio dell’ International Middle East Media Center, www.imemc.org, edito da Anna Rossi e Ghassan Bannoura.

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